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Inclusione sociale: costruiamo insieme un abitare autonomo, partendo dalla casa

Da circa un anno la nostra area inclusione sociale (seguita dalla cooperativa Gruppo R) si è focalizzata sul tema dell’abitare: come rendere le persone che si trovano in difficoltà economica e sociale autonome dal punto di vista abitativo o agevolarle verso questo obiettivo?
Alcune delle persone che intercettiamo sono indipendenti lavorativamente parlando, parliamo soprattutto di contratti a tempo determinato, spesso guadagnati a fatica, ma si interfacciano con un mercato immobiliare che richiede garanzie di cui non sono in possesso.
Quello che abbiamo registrato è che le misure di sostegno al reddito hanno creato una maggiore fiducia da parte dei datori di lavoro verso situazioni di marginalità. In questo momento occorrerebbe creare strumenti analoghi sulla casa: strumenti a garanzia e supporto degli inquilini per creare una situazione di fiducia e sicurezza per i proprietari che si trovano ad affittare le proprie abitazioni.
Il nostro percorso verso l’autonomia
Accogliamo persone che presentano diversi tipi di svantaggio: donne vittime di violenza, nuclei famigliari in disagio abitativo, persone vittime di tratta, persone senza dimora. Tutti loro sono stati caratterizzate da uno stigma o da una forte discriminazione che li ha portati a una situazione di difficoltà abitativa. Il primo passo è accogliere queste persone in un’abitazione.
Attualmente abbiamo 9 appartamenti in cui ospitiamo un totale di 38 persone.
Utilizziamo metodologie e supervisioni diverse con un tema di fondo, quello dell’housing first secondo cui il primo passo per raggiungere autonomia socio-lavorativa e benessere psico-fisico è quello di avere innanzitutto una casa: attraverso di essa, si accompagnano le persone, si stimolano, le si fanno scegliere, si costruiscono i percorsi di inclusione.
Durante la fase dell’accoglienza offriamo loro supporto formativo dove serve: alcuni hanno difficoltà ad occuparsi della casa e dell’amministrazione economica, altri hanno problemi nella gestione delle dinamiche relazionali di convivenza. Inoltre li supportiamo dal punto di vista sanitario, documentale e burocratico.
In previsione di un futuro sgancio, per accompagnarli verso l’autonomia, facciamo della formazione su tematiche specifiche: come si cerca un alloggio, cosa bisogna considerare nella ricerca, nella scelta, facciamo dei focus sulle diverse tipologie di contratti di affitto e sulla gestione delle utenze.
Infine, quando arriviamo alla fase finale, quella dell’uscita da una delle nostre accoglienze per andare in un altra abitazione, c’è un accompagnamento nel passaggio, nel primo contratto, nell’allacciamento delle utenze, etc. Dopo, se la persona è d’accordo, continuiamo ad andare a trovarla in uno spazio di relazione ma anche di monitoraggio per evitare che ci siano passi indietro o ricadute o per supportare necessità che la persona non è più abituata ad affrontare.
Hai un appartamento sfitto e ti piacerebbe destinarlo a un progetto di crescita sociale?
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