La spesa nei supermercati Despar sostiene i diritti delle donne - Gruppo Polis

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FINO AL 5 MARZO SE VAI A FARE LA SPESA NEI SUPERMERCATI DESPAR PUOI SOSTENERE I DIRITTI DELLE DONNE

Dal 27 febbraio al 5 marzo in tutti i supermercati Despar, Eurospar e Interspar del Veneto sarà possibile fare una donazione direttamente alle casse a favore di Casa Viola, per aiutarci a proteggere le donne vittime di violenza e i loro bambini e a garantire loro una vita indipendente, sicura e libera dai soprusi.

Il gruppo Aspiag Service, la concessionaria Despar per il Nordest, infatti ha deciso di tendere una mano a chi opera ogni giorno a favore delle donne, dei loro diritti e della loro salute, nell’avvicinarsi della festa della donna: la campagna “Il mondo ha bisogno delle donne” coinvolge 4 realtà (una per ognuna delle 4 regioni coinvolte nell’iniziativa – Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna) attive sul territorio nella difesa dei diritti e nella promozione del benessere e dell’integrazione delle donne.

“Il gruppo Aspiag- ha spiegato Angelo Pigatto, Direttore Risorse Umane di Aspiag Service srl – ha 2 terzi dei dipendenti che sono donne, 5000 su 7500. Molte sono le iniziative a sostegno della maternità e del welfare aziendale che mettiamo in campo per i nostro collaboratori. Con questa iniziativa abbiamo voluto estendere la nostra mano anche fuori, sempre nei confronti delle donne. La nostra filosofia aziendale così come il nostro nome guarda ad un’armoniosa collaborazione dentro e fuori l’azienda. Ecco perché crediamo che dare aiuto al territorio e alle donne in difficoltà porti ad un bene comune, di cui ne beneficia alla fine anche l’azienda.”

Per il Veneto la raccolta fondi sarà destinata a Casa Viola, un’abitazione a indirizzo segreto che può ospitare fino a 6 donne accompagnate da figli minori se presenti. Quella della violenza assistita, infatti, è un una problematica gravissima e molto prequente, purtroppo: considerando il totale delle violenze subìte da donne con figli, è aumentata la percentuale dei figli che hanno assistito ad episodi di violenza sulla propria madre, dal 60,3% del dato del 2006 al 65,2% rilevato nel 2014.

Il servizio prende il nome ed è dedicato a Franca Viola, la prima donna che nel 1965 rifiutò in Sicilia un matrimonio riparatore dopo un sequestro di persone e una violenza sessuale. Accanto all’alloggio il Gruppo Polis offre a queste donne anche un percorso di reinserimento sociale, lavorativo e psicologico.

Il problema è che oggi la percezione dell’emergenza riguardo a questo fenomeno si sta abbassando: se nel 2015 l’82% avvertiva l’emergenza, oggi siamo al 72%. In alcuni casi la frequenza delle notizie legate a casi di femminicidio crea una sorta di assuefazione e un conseguente “raffreddamento” dell’opinione pubblica.

Un’iniziativa lodevole e che il Comune di Padova non ha esitato a sposare ha spiegato il Commissario Straordinario per la città del Santo Paolo De Biagi.

“I femminicidi e le violenze sulle donne che salgono alla ribalta – ha commentato De Biagi – sono soltanto la punta dell’iceberg di un problema esteso contro cui dobbiamo combattere. L’amministrazione di Padova lo fa da anni, sostenendo in particolare tre strutture del territorio e collaborando con molte associazioni. Viste le finalità meritorie di questa iniziativa noi ci siamo e sosterremo l’iniziativa del gruppo Despar”

 

GLI ALTRI PROGETTI SOSTENUTI

In Friuli Venezia Giulia il contributo andrà invece al comitato provinciale di Pordenone dell’AISM Onlus (Associazione Italiana Sclerosi Multipla), che si occupa di supporto e assistenza psicofisica a chi si trova a dover affrontare questa malattia: le più colpite sono proprio le donne, con un rapporto di 3 a 1.

“Oltre a sensibilizzare e ad informare sulla malattia – ha commentato Gabriele Cadelli, Associazione Italiana Sclerosi Multipla sezione di Pordenone – offriamo ogni giorno gratuitamente servizi di assistenza sul territorio, mobilità, trasporti e riabilitazione fisioterapica. Oggi la malattia può essere curata. Mentre nel 1979 su 10 persone 7 finivano in carrozzina e 5 erano donne oggi su 10 persone 3 finiscono in carrozzina . Di queste due sono le donne”

Per il Trentino e l’Alto Adige è stata invece scelta ANVOLT (Associazione Nazionale Volontari Lotta Contro i Tumori), che ogni anno organizza delle giornate di prevenzione dei tumori femminili eseguendo visite ginecologiche, senologiche e pap test.

“Tra le altre iniziative – ha spiegato Elisa Zeni, Presidente ANVOLT sezione Trentino – proponiamo a trento anche una giornata benessere alle donne in chemioterapia assieme ad estetista . Le aiutiamo cioè a sistemare i difetti dovuti alla chemioterapia. Le aiutiamo cioè anche psicologicamente parlando ad essere donna sempre e comunque.

A beneficiare della raccolta fondi in Emilia Romagna sarà infine il Centro Anti Violenza di Parma, fondato nel 1985, che si propone come “un luogo di donne per le donne”.