Aspettando RELIVE: presentazione per fermare la violenza - Gruppo Polis

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ASPETTANDO RELIVE – PRESENTAZIONE DEL COORDINAMENTO PER FERMARE LA VIOLENZA

Venerdì 10 novembre, al convegno organizzato per l’apertura di tre giorni di formazione dell’associazione Relive, è stato presentato l’accordo di coordinamento firmato da tre Centri per Uomini Maltrattanti del Veneto: “Servizio Uomini Maltrattanti” di Gruppo R (Gruppo Polis) di Padova, “Cambiamento Maschile” della cooperativa Una casa per l’uomo di Montebelluna e “Non agire violenza, scegli il cambiamento” del Comune di Verona.

progetto relive

Queste tre importanti realtà che si occupano di prevenzione della violenza negli uomini maltrattanti hanno deciso di mettersi in rete in modo da garantire una maggiore efficacia del servizio e dare una risposta integrata: sarà possibile facilitare l’accoglienza degli uomini nei tre centri ma anche predisporre e progettare interventi di contrasto alla violenza su scala regionale e monitorare l’impatto della metodologia utilizzata e dei risultati ottenuti.

Una risposta coordinata il cui principio condiviso “è quello di tutelare le donne e i minori vittime di violenza, prevaricazione e maltrattamenti” come spiega Antonio di Donfrancesco, coordinatore del Servizio Uomini Maltrattanti di Gruppo Polis, ed è anche per questo che uno degli obiettivi di questo accordo di coordinamento è anche quello di confrontarsi e cercare una stretta collaborazione con la rete di servizi locali che operano nel contrasto alla violenza di genere, soprattutto con i Centri Antiviolenza.

Durante l’incontro della mattinata, è interventuta anche Alessandra Pauncz, presidente dell’associazione Relive e del CAM, Centro Ascolto Uomini, di Firenze. Con il suo intervento, Alessandra Pauncz ha introdotto il tema del ritratto della violenza di genere nel media e, più nello specifico, negli spot contro la violenza sulle donne. Dagli anni ’90 ad oggi, infatti, la percezione e la raffigurazione di questa problematica è cambiata. Alessandra Pauncz ha inoltre sottolineato l’importanza per donne e uomini di riuscire a riconoscere le proprie storie fra quelle rappresentate nei media: rappresentazioni estreme di violenza, possono produrre la percezione che la propria situazione non sia degna di ricevere aiuto. La direzione della comunicazione, negli ultimi anni, va quindi verso un ritratto più reale di quello che avviene nei casi di violenza di genere.

In seguito all’evento di apertura, hanno avuto luogo i tre giorni di formazione organizzati da Relive, un’associazione nata per promuovere e sviluppare programmi di prevenzione alla violenza domestica.

Alla formazione hanno partecipato circa cinquanta operatori provenienti principalmente dal nord Italia: un confronto importante sulle tematiche riguardanti proprio la formazione degli operatori che lavorano con gli uomini e il tipo di lavoro che viene fatto con gli uomini nei gruppi.

Eventi come questo hanno lo scopo di definire, in un prossimo futuro, dei criteri utili ai centri perché possano erogare trattamenti efficaci e sempre orientati all’assunzione di responsabilità dei comportamenti violenti e alla protezione delle partner e dei bambini.