I negozi si schierano con le donne vittime di violenza - Gruppo Polis

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I NEGOZI E LE LIBRERIE DI PADOVA SI SCHIERANO PER LE DONNE VITTIME DI VIOLENZA

 

In occasione della Giornata Internazionale della donna saranno quasi 40 i negozi e le librerie di Padova e provincia che prenderanno una posizione chiara e precisa: quella di aiutare le donne vittime di violenza.

I negozi lo faranno posizionando alla propria cassa una casetta di cartone in cui lasciare un’offerta libera e le librerie permetteranno di acquistare un segnalibro artigianale in stoffa realizzato dall’Associazione “Il giardino di Alice”: in entrambi i casi il ricavato sarà donato interamente a Casa Viola, abitazione a indirizzo segreto che accoglie le donne che hanno subito violenza, accompagnate dai figli minori se presenti.

L’iniziativa partirà l’8 marzo e proseguirà almeno fino a fine dicembre 2017.

A partecipare ci sono alcune librerie – Limerick, Pel di carota, Lìbrati, Il mondo che non vedo, Altre Voci, Libreria Zabarella – e negozi di vario settore tra cui: la profumeria Beghin in via Zabarella, la pasticceria Libralòn a Pontevigodarzere, la fioreria Faggin di Via Belzoni, la Ferramenta Emporio Sanguin a Selvazzano, il bar La Piazzetta a Limena, il Centro estetico Nefertiti a Montà e molti altri.

“Sono quasi 7 milioni le donne che in Italia hanno subìto violenza fisica, psicologica o sessuale nel corso della propria vita: donne di qualsiasi estrazione sociale. In Veneto addirittura 1 donna su 3 dichiara di essere stata vittima di violenza. Spesso sono madri e nel 65% dei casi i figli assistono alla violenza subita dalla mamma” racconta Alice Zorzan, Responsabile di Casa Viola. “sono gravissime le ripercussioni psicologiche che questi bambini e bambine avranno in futuro, è necessario fermare subito questo circolo di violenza e traumi. Casa Viola si occupa di aiutare queste donne, accompagnandole verso l’autonomia, attraverso la ricerca del lavoro, della casa, dell’indipendenza economica, per ricominciare una nuova vita. È di qualche giorno fa la notizia che la Corte europea dei diritti umani ha condannato l’Italia per non aver agito con sufficiente rapidità per proteggere una donna e suo figlio dagli atti di violenza domestica perpetrati dal marito che hanno poi portato all’assassinio del ragazzo e al tentato omicidio della moglie. Questi episodi sono più frequenti di quanto possiamo immaginare e non possiamo permettere che accadano ancora.”

“Tanti sono i librai e i negozianti che hanno aderito con entusiasmo all’iniziativa“ riporta Stefano Zaramella, Responsabile Fundraising “ dimostrando sensibilità alla causa e voglia di contribuire concretamente, prendere posizione e metterci la faccia nella battaglia contro la violenza sulle donne. È veramente importante il loro coinvolgimento perché veicolano un messaggio importante sul territorio, andando a intercettare il pubblico in modo trasversale, come trasversale è purtroppo il fenomeno della violenza domestica”.